venerdì 28 maggio 2010

Dicono di noi

Cos'è questo un post del blog o di facebook? Ah, il primo!
E' che non sono abituato a questi ritmi. Tra una mail, un commento, un suggerimento e un link stò andando in tilt. Non sono abituato a questi ritmi. All'ISAE per fare tutte queste cose saremmo stati almeno in dieci! (Per gli eventuali Giannantoni in giro, era una battuta!)

Parla di noi la stampa estera, in particolare il Business Week ed il Financial Times.
Ma anche quella nazionale, ovviamente. Interessanti sono l'articolo di nelMerito.com (chi scrive è un dipendente ISAE) e quello di Repubblica. Per quest'ultimo voglio fare il Tafazi della situazione: anche se l'autore poi lo specifica nell'articolo, il titolo è fuorviante; non sono tutti economisti i firmatari dell'appello contro la chiusura dell'ISAE. C'è anche gente comune, parimenti degna. Anzi forse di più, visto che non sta difendendo interessi di categoria. E' gente disposta a mettersele da sola le mani in tasca e tirare fuori 2,5 centesimi di euro l'anno ciascuno pur di farci sopravvivere.

Alle 23.35 i sottoscrittori dell'appello erano oltre 1.300.

Marco Fioramanti - Ricercatore ISAE

2 commenti:

  1. ciao, tra la gente comune però ci sono anche mia madre, mia zia, il padre di Stefano e la sorella di Luisa (che però è ricercatrice), valgono?

    RispondiElimina
  2. Per me quelli che non appartengono alla categoria valgono doppio, proprio perchè non difendono interessi di "casta". Per quanto riguarda le persone vicine posso assicurarvi che i miei cari ancora non hanno firmato. Mia moglie mi ha chiesto venerdì se poteva farlo, e le ho risposto "se vuoi!", ma non ne ha avuto il tempo. Genitori e fratelli in realtà non credo abbiano collegato la mia vita alla manovra...se dovessero essersene interessati! In particolare mia madre è vittima del digital divide per questioni di ageing; non potrebbe lo stesso. Comunque mi sa che prima o poi la avviso...hai visto mai dovessi avere di nuovo bisogno della mia cameretta!

    RispondiElimina