mercoledì 7 luglio 2010

Senza fine

Ormai sembra veramente una storia senza fine. Mi dicono che i lavori della commissione continueranno (forse finiranno?) anche domani. A guardare il nuovo calendario dei lavori sembra che almeno fino a venerdì mattina il ddl 2228 sarà in commissione bilancio al senato. Questo significa che in aula non dovrebbe andare prima del pomeriggio di venerdì.
Ancora non si è ripreso a parlare delle sorti dell'ISAE. Chissà quando si farà!
Sulle dinamiche future, credo sia istruttivo leggere due passaggi dei resoconti sommari (seduta 368):
Il senatore MORANDO (PD) interviene preliminarmente sull'ordine dei lavori facendo presente che, sulla base di quanto diffuso dagli organi di informazione, è in corso da parte del Governo - nell'ambito di una diretta interlocuzione con i soggetti più direttamente coinvolti dalla manovra - una riflessione sui principali temi della manovra rimasti ancora insoluti, aspetti per i quali si profila la possibilità che siano ricompresi nell'ambito del maxi-emendamento che il Governo si accinge a presentare in Assemblea. Si tratta di questioni suscettibili di generare un considerevole impatto finanziario, posto che l'accoglimento delle istanze avanzate da Confindustria comporterebbe il dimezzamento delle maggiori entrate, e la possibile composizione della controversia sorta con le regioni determinerebbe una significativa decurtazione dei risparmi connessi alle minori spese. Al riguardo, a prescindere dal merito delle soluzioni che il Governo intenderà prospettare su tali questioni, sottolinea l'esigenza che tali temi siano affrontati e risolti nel corso dell'esame in Commissione, affinché il maxi-emendamento recepisca il testo che verrà licenziato dalla Commissione al termine dei lavori con il conferimento del mandato al relatore, osservando che, in caso contrario, la presentazione in Assemblea di un maxi-emendamento recante contenuti non previamente dibattuti in Commissione finirebbe per rendere assolutamente ininfluente il lavoro finora compiuto in sede referente. Si tratta di un'esigenza volta a tutelare le prerogative del Parlamento, di cui anche la maggioranza a suo avviso dovrebbe farsi carico, e non solamente un'istanza avanzata dalla sola opposizione, a nome della quale, lungi dal porre un freno di stampo ostruzionistico, prospetta l'ipotesi di prevedere - compatibilmente con la calendarizzazione in Assemblea - un tempo ulteriore da dedicare ad un confronto serio e costruttivo sulle tematiche ancora aperte, anche al fine di scongiurare il pericolo che le soluzioni che a vario titolo verranno delineate possano essere sottratte a qualsiasi dibattito parlamentare.
Il presidente relatore AZZOLLINI (PdL), nel condividere lo spirito di fondo che ha connotato l'intervento del senatore Morando, fa presente come sia innegabile che i temi finora dibattuti in Commissione saranno oggetto di ampio dibattito in Assemblea. Restano tuttavia da sciogliere alcuni nodi intorno al Patto di stabilità interno tra le Regioni, nonché alle problematiche attinenti ai certificati verdi e al comparto sicurezza. Nel dare atto all'opposizione del fattivo contributo finora offerto per garantire un sereno ed approfondito svolgimento dei lavori, assicura che, nell'auspicio di concludere l'esame in sede referente ai fini di una soluzione positiva alle questioni evidenziate, il maxi emendamento che il Governo si accingerà a presentare in Assemblea - e sul quale porrà la questione di fiducia - sarà diretto a recepire il testo licenziato dalla Commissione, nella prospettiva di consentire un ampio dibattito parlamentare in proposito. A tale riguardo, nel corso del pomeriggio si riserva di verificare direttamente con il Governo la sussistenza delle condizioni che possano consentire la prosecuzione dei lavori in Commissione, nell'ottica di darne pronta comunicazione al Presidente del Senato in vista della calendarizzazione in Assemblea in modo compatibile: in caso di riscontro positivo, si dichiara fin da ora disponibile a prospettare l'ipotesi di una prosecuzione dei lavori al oltranza; in caso contrario, l'esame delle questioni ancora aperte proseguirà direttamente in Assemblea.
Mi sembra di capire che può accadere ancora tutto e il contrario di tutto, con qualsiasi tempistica...basta non andare oltre la scadenza del decreto legge.

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