Capita allora che in queste ore ci si chieda se ciò che abbiamo fatto è giusto o sbagliato, sufficiente o ancora troppo poco. Quasi sempre crediamo di aver fatto quanto era possibile, ma vorremmo fare di più. Quasi sempre il di più proposto è qualche cosa di eclatante, che riesca a catturare l'interesse dei media per far riemergere la notizia della nostra soppressione e, possibilmente, sottolineare l'infondatezza delle ragioni che ne sono alla base.
Tra le varie iniziative clamorose immaginate nell'ultima notte calda è umida romana, una in particolare sembrava rispondere ai requisiti sopra citati: La ricerca è nuda. Un evento a la Spencer Tunick di notte nel giardino dell'ISAE, e che coinvolgesse tutto il personale della ricerca disponibile a partecipare. Sarebbe sensazionale! A mano a mano che le idee affioravano, il progetto prendeva corpo in maniera più raffinata è mostrava la sua forza e la sua bellezza; anche se fosse solo per noi stessi! Parallelamente emergevano anche gli elementi che rendono tale idea irrealizzabile, almeno nella forma ideale.
Forse un approccio più soft non ha lo stesso impatto, ma perché non tentare?
Per testarne la fattibilità abbiamo voluto provare. I mezzi a disposizione non erano un gran che, per cui non si può che migliorare.
Considerate questo post come una chiamata a manifestare interesse al progetto.
Marco e Carmine - Ricercatori ISAE
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RispondiEliminaIl progetto la "Ricerca è nuda" non ha avuto ulteriori adesioni. Abbiamo quindi deciso di rimuovere le foto.
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