sabato 10 luglio 2010

La (quasi?) fine.

Riporto il sommario della seduta 377 durante la quale il destino dell'ISAE è stato segnato (quasi?) definitivamente:

l PRESIDENTE manifesta un orientamento contrario su tutte le proposte emendative accantonate con riferimento all'articolo 7. (...)

Il sottosegretario CASERO esprime parere conforme a quello del Relatore.

(...)

In dichiarazione di voto interviene il senatore MORANDO(PD), il quale sottolinea come la proposta 7.60, analogamente alle misure introdotte dal Governo, prevede il trasferimento del personale dell'ISAE al Ministero dell'economia e delle finanze: essa prevede altresì - come peraltro richiamato anche in alcune proposte a firma del senatore Baldassarri - la possibilità che, sulla base di apposite convenzioni, i percorsi di ricerca siano svolti a supporto delle attività di controllo parlamentare in materia di finanza pubblica. Si tratta di una previsione coerente con i contenuti della recente riforma della legge di contabilità dello Stato, che consenta iniziative delle Presidenze dei due rami del Parlamento al fine di rafforzare gli strumenti per il controllo parlamentare sulla finanza pubblica. In questo quadro, occorre a suo giudizio dotare le strutture parlamentari di idonei strumenti di analisi economica, in via autonoma rispetto a quella sperata dal Governo. Ritiene quindi ingiustificata la chiusura manifestata al riguardo dalla maggioranza, chiedendo quindi al relatore un supplemento di riflessione nella prospettiva di una possibile revisione del parere espresso.


Il senatore MASCITELLI(IdV), unendosi alle considerazioni testé espresse dal senatore Morando, aggiunge la propria firma all'emendamento 7.60, il quale a suo giudizio reca un'articolazione più completa rispetto alla proposta 7.64, di analogo tenore, presentata dal suo Gruppo parlamentare.


Il senatore GRILLO(PdL), ricorda la sua pregressa esperienza di Senatore questore, osserva come, nella logica di una progressiva razionalizzazione della spesa, sia opportuno colmare la debolezza strutturale del Parlamento nello svolgimento di attività di analisi economica, esprimendo l'auspicio che quanto prima sia istituito un unico servizio di documentazione e ricerca come peraltro già avviene negli Stati Uniti. Si associa pertanto all'orientamento espresso dal senatore Morando, nella prospettiva di potenziare l'autonomia del Parlamento nell'attività di ricerca in tali settori.

Il senatore BALDASSARRI (PdL) coglie l'occasione per manifestare il proprio orientamento favorevole in merito all'emendamento 7.67, osservando preliminarmente come la soppressione dell'ISAE possa determinare effetti non positivi sui mercati finanziari, nonché una diminuzione della trasparenza e della certezza dei conti pubblici, in quanto l'Italia si priverebbe di un istituto pubblico di analisi economica.

Nell'ottica invece di una rinnovata funzione del predetto istituto, gli emendamenti 7.69 e 7.74 sono diretti, con diversa formulazione, a orientare l'attività di studio e analisi economica dell'ISAE a supporto degli organi parlamentari, sulla base del modello rappresentato del Congressional Budget Officepresente negli Stati Uniti. La proposta 7.0.12 mira invece a istituire un'Autorità indipendente con compiti di certificazione dei bilanci delle Pubbliche Amministrazioni, posto che appare inaccettabile l'attuale carenza di controlli sui bilanci pubblici.

Dopo aver espresso apprezzamento per la costante attività di aggiornamento sui dati economici svolta dall'ISAE, dati ritenuti di rilevanza strategica ai fini dell'assunzione di decisioni politiche, manifesta l'esigenza di una revisione del parere formulato dal Relatore, anche alla luce delle diverse opzioni presentate nell'ambito delle proposte emendative di cui è firmatario.

Il senatore Massimo GARAVAGLIA (LNP) interviene incidentalmente facendo presente come sia preferibile l'ipotesi volta a far confluire l'ISAE nell'ambito delle strutture dell'ISTAT, alla luce di quanto previsto dall'emendamento 7.75.

Il senatore BALDASSARRI (PdL) coglie l'occasione per dichiarare la sua netta contrarietà in merito all'emendamento 7.75, poiché mira a disperdere il personale dell'ISAE anche presso l'ISTAT; ribadisce invece il proprio orientamento favorevole all'emendamento 7.67, nella prospettiva di rinviare la decisione sulle sorti dell'ISAE ad un intervento di natura più organica. Peraltro, la soppressione di tale istituto comporterebbe un risparmio di spesa pari a 130 mila euro, somma a suo giudizio irrisoria rispetto agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica delineati dalla manovra

Il senatore DE ANGELIS(PdL), nel preannunciare il proprio orientamento contrario all'emendamento 7.60, conviene con la posizione assunta dalla maggioranza al riguardo.

Il presidente relatore AZZOLLINI, pur prendendo atto dei suggerimenti e delle proposte formulate dai senatori Morando e Baldassarri, a suo giudizio rileva come non vi siano le condizioni per valutare adeguatamente le soluzioni prospettate, ancorchè meritevoli di un'attenta riflessione. In questo quadro la destinazione dell'ISAE al Ministero lascia dunque impregiudicate numerose possibilità su cui occorrerà svolgere un approfondito esame successivamente. Conclude quindi confermando l'orientamento contrario sugli emendamenti in materia di disciplina dell'attività dell'ISAE.

La Commissione respinge quindi l'emendamento 7.60.

Previa verifica del numero legale disposta dal Presidente su richiesta del senatore BALDASSARRI(PdL), la Commissione respinge l'emendamento 7.67 (testo 2).

All'esito di successive separate votazioni, la Commissione respinge gli emendamenti 7.69, 7.74 (testo 2), 7.75, (...).

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